Al primo anno di produzioni animali si studiano biologia e sistematica, ovvero la classificazione degli esseri viventi. S'impara cosa sono i rettili, pesci, mammiferi, insetti...e più approfonditamente cosa sono le specie e gli ordini.
Quando alcune persone decidono di scrivere un libro sugli animali, di aprire un sito che parla di animali e danno consigli su come gestirli e accudirli, cosa dar loro da mangiare ecc. dovrebbero sapere di quale animali si sta parlando, ma purtroppo in quasi tutte le pubblicazioni, fatte da NON professionisti del campo veterinario o zootecnico, c'è un errore clamoroso: il coniglio è un roditore!NO!!
I roditori sono mammiferi comprendenti il topo, il ratto, lo scoiattolo. Il nome deriva dal latino rodere = rosicchiare e una loro caratteriastica peculiare sono gli incisivi atti a questo compito.
I conigli invece sono lagomorfi, mammiferi comprendenti i Leporidi (lepre e coniglio) e gli Ochtonidi (pica). Il nome deriva dal greco e significa "a forma di lepre". La differenza fondamentale è che i lagomorfi hanno una doppia serie di incisivi superiori, quindi hanno 4 incisivi e non 2 come i roditori.
Ora, questa differenza può sembrare una banalità, ed è solo quella più immediatamente visibile, ma esiste ed è da conoscere se si vuole parlare al mondo degli animali come se si fosse massimi esperti dell'argomento.
Anche Walt Disney, che non era uno sprovveduto e prima di mettere dati in giro s'informava, conosceva questa differenza!
Nel cartone Hercules quando Megara entra nel bosco e vede uno scoiattolo e un coniglio dice: "Ah, guarda 2 piccoli roditori". E il coniglio risponde: "A chi hai detto roditore, sorella? Io sono un coniglietto".
Per favore se non sapete le cose non date insegnamenti agli altri. Grazie.
Anna*
Questa è una pica, un lagomorfo diffuso principalmente in Nord America.
Esperienze personali e verità sul mondo animale. Attenzione! Il contenuto di questo blog può nuocere a chi crede nella malainformazione e nell'antropizzazione.
lunedì 28 gennaio 2013
domenica 27 gennaio 2013
I modelli da prendere a esempio
In Italia ci sono circa 60 milioni di abitanti. In Italia sono in vigore leggi che devono essere rispettate. Chi non rispetta la legge deve, o dovrebbe essere, punito.
In Italia ci sono più di 700.000 allevamenti. Esistono leggi, aggiornate circa ogni 3 anni, sul benessere degli animali da reddito e sulla corretta conduzione degli allevamenti. Chi non rispetta tali leggi va punito.
In Italia avvengono episodi di maltrattamento di bambini e adulti, omicidi...i giornali ne parlano e la legge fa il suo corso.
In Italia esistono allevamenti in cui gli animali vivono in condizioni oscene e dove i responsabili non se ne preoccupano...i giornali ne parlano e la legge fa il suo corso.
Questi episodi però sono una minima parte della realtà e di sicuro non son un modello da prendere a esempio.
Allora perchè quando si parla di Italia si mostra il meglio che c'è e quando si parla di zootecnia italiana se ne mostra solo il peggio?
Non è corretto e tantomeno rispecchia la realtà, è malainformazione.
Anna*
In Italia ci sono più di 700.000 allevamenti. Esistono leggi, aggiornate circa ogni 3 anni, sul benessere degli animali da reddito e sulla corretta conduzione degli allevamenti. Chi non rispetta tali leggi va punito.
In Italia avvengono episodi di maltrattamento di bambini e adulti, omicidi...i giornali ne parlano e la legge fa il suo corso.
In Italia esistono allevamenti in cui gli animali vivono in condizioni oscene e dove i responsabili non se ne preoccupano...i giornali ne parlano e la legge fa il suo corso.
Questi episodi però sono una minima parte della realtà e di sicuro non son un modello da prendere a esempio.
Allora perchè quando si parla di Italia si mostra il meglio che c'è e quando si parla di zootecnia italiana se ne mostra solo il peggio?
Non è corretto e tantomeno rispecchia la realtà, è malainformazione.
Anna*
sabato 26 gennaio 2013
Futura veterinaria laureata in produzioni animali
Buonasera a tutti!
Ho deciso di intraprendere la strada della diffusione via internet perchè, purtroppo, credo sia uno dei modi più diretti per parlare delle mie, e non solo, idee riguardo ad argomenti sempre più approfonditi negli ultimi tempi, ma purtroppo in modo scorretto: gli animali da reddito.
Il titolo del mio primo post serve solo a far capire che non sono solo un'amante degli animali e per questo scrivo informazioni prese in giro che li riguardano, ma li ho studiati e continuo tuttora a studiarli.
Spero che questo blog possa servire a mettere in luce la realtà italiana del mondo animale (allevamenti, comportamento, usi comuni sbagliati).
Sono stufa di leggere libri sugli allevamenti intensivi con foto di 10 anni fa appartenenti a realtà non europee e commenti di vegani che credono di salvare il mondo mangiando insalata, stufa di veder nascere organizzazioni animaliste che professano l'amore per gli animali e la conoscenza dei loro comportamenti senza aver studiato la loro anatomia o fisiologia.
Tutto ciò che scriverò sarà testimonianza di esperienze personali o di studi approfonditi e, anche se potrò essere critica o acida nei confronti di chi si professa intenditore di cose che non conosce, è il compito che spetta alla coniglia parlante.
Buona lettura informata a chi non ha paura di leggere la verità (che per inciso spesso è migliore delle bugie che circolano),
Anna*
Ho deciso di intraprendere la strada della diffusione via internet perchè, purtroppo, credo sia uno dei modi più diretti per parlare delle mie, e non solo, idee riguardo ad argomenti sempre più approfonditi negli ultimi tempi, ma purtroppo in modo scorretto: gli animali da reddito.
Il titolo del mio primo post serve solo a far capire che non sono solo un'amante degli animali e per questo scrivo informazioni prese in giro che li riguardano, ma li ho studiati e continuo tuttora a studiarli.
Spero che questo blog possa servire a mettere in luce la realtà italiana del mondo animale (allevamenti, comportamento, usi comuni sbagliati).
Sono stufa di leggere libri sugli allevamenti intensivi con foto di 10 anni fa appartenenti a realtà non europee e commenti di vegani che credono di salvare il mondo mangiando insalata, stufa di veder nascere organizzazioni animaliste che professano l'amore per gli animali e la conoscenza dei loro comportamenti senza aver studiato la loro anatomia o fisiologia.
Tutto ciò che scriverò sarà testimonianza di esperienze personali o di studi approfonditi e, anche se potrò essere critica o acida nei confronti di chi si professa intenditore di cose che non conosce, è il compito che spetta alla coniglia parlante.
Buona lettura informata a chi non ha paura di leggere la verità (che per inciso spesso è migliore delle bugie che circolano),
Anna*
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Vitello appena nato in un allevamento di vacche da carne (bovine Piemontesi). Foto di Anna Albertetti |
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